Vietato
E’ il mood dell’anno: vietato.
Vietato tutto quello che si faceva un anno fa, ma per un motivo che secondo me è valido. Secondo altri no.
Fatto sta che ci sono persone e gruppi di persone che ritengono che il “vietato” sia fatto ad esclusivo danno proprio.
Così ci si rivolge al politico, che scientificamente (per diciamo il 98%) è ignorante come un banco, ma che sa benissimo che deve essere rieletto (o eletto, in qualche sporadico caso) per risolvere i propri problemi economici. Quindi se dice “tutti a fare festa” avrà il grazie implicito di tutti quelli che da un lato guadagnano con le feste e dall’altro di tutti quelli che senza festeggiare proprio non possono stare.
Poi ci sono i morti.
Morti che secondo molti non sono divenuti tali a causa di un virus, ma il più delle volte perché si sono rifiutati di respirare. Tutto pur di danneggiare gli altri.
Poi ci sono i pochi, ed io fra questi, che piangono la mancanza di unità, di “volontà vera” e tangibile di uscire da questo immenso merdaio.
Noi siamo degli stronzi per tutti gli altri.
E non me ne frega niente.
Se c’è un divieto lo rispetto. Poi si vedrà.